Ieri, sul Corriere della Sera a firma di GianAntonio Stella è apparso un articolo che trattava dell’ultima seduta del Consiglio di Presidenza dell’ARS nel corso del quale , tra le altre cose, si è anche approvato un punto che riguarda la disponibilità dell’auto per gli ex Presidenti che rivesto la carica di deputati a Roma o a Strasburgo nel caso in cui partecipano ad occasioni ufficiali del Parlamento Siciliano. Stamani ho letto l’articolo. La lettura è stata rapida, non poteva essere altrimenti. Gli argomenti con cui è fatto sono noti. Un bel copia ed incolla del lancio delle agenzie sulla dichiarazione di Tonino Russo, opportunamente non citato, nonché roba varia presa dai suoi lavori contro la casta e venduta nelle librerie per il suo massimo godimento. Come dire una marketta giornalistica fatta per portare a casa la pagnotta a spese del corrierone. Pardon’ a carico del finanziamento pubblico all'editoria, nella sua quota parte devoluta al corrierone, per pagare pennivendoli in cerca della pagnotta quotidiana. Per il "castigatore" nazionalpopolare non cè male, sarà un avido di denaro, riproporre un articoletto con i refusi del suo best-seller è indubbiamente un segno squalificante sul piano morale e professionale (insomma un copia ed incolla di bassa lega e somma firma). Quello che sorprende che Stella non coglie la palla al balzo per denunciare le analoghe prerogative istituzionali, del Senato e della Camera nonchè di Strasburgo. Che voglia risolvere il problema della pizza per sabato, sempre a spese nostre, ops, scusate del corrierone nazionale o peggio di qualche testata giornalistica dichiaratamente di sinistra che voglia fare la rivoluzione con i soldi dello Stato?
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