su tre grandi questioni:
- il rilancio politico e mediatico della QUESTIONE MERIDIONALE volutamente dimenticata o peggio negata sull’onda di crescenti suggestioni culturali leghiste, di un certo pensiero unico economico e di politiche di governo a senso unico che troppo spesso anziché riequilibrare hanno incrementato il divario tra il Sud e il Nord del Paese;
- la CENTRALITA’ DELLA SICILIA e della esperienza, difficile ma carica di innovazione politica, del GOVERNO LOMBARDO, che abbiamo contribuito in modo determinante a fare nascere e nel quale riponiamo la nostra fiducia e tutto il nostro impegno, nella consapevolezza di essere noi la maggiore forza che lo sostiene con lealtà in questa importante stagione politica e nella prospettiva di sfide e appuntamenti che richiamano la nostra responsabilità di rappresentanti del Popolo della Libertà, con precisi ruoli e posizioni nella politica nazionale e regionale;
- la DEMOCRAZIA INTERNA AL POPOLO DELLA LIBERTA’, partito in cui – senza equivoci o ambiguità – ci riconosciamo, che abbiamo scelto come appartenenza e nel quale continueremo a lavorare e condurre la nostra battaglia politica nella convinzione, che nessuno può smentire, che a tuttoggi non è stata risolta quella che può definirsi l’”ANOMALIA SICILIANA” del Popolo della Libertà che – caso unico su tutto il territorio nazionale - nella nostra regione non è mai nato, non si è mai strutturato nelle province e nei comuni, è rappresentato da due co-coordinatori che, sul piano formale impersonano una prolungata violazione dello statuto e su quello politico una rabbiosa quanto sterile linea di opposizione al governo Lombardo pienamente legittimato dal sostegno di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini oltre che dal consenso della totalità degli elettori del Popolo della Libertà.
A questa nostra sintesi progettuale aggiungiamo la valutazione che fino ad oggi è mancata qualunque iniziativa da parte del coordinamento nazionale per mettere fine a questa anomalia, anche in riscontro alla nostra proposta di un “triumvirato” di garanzia, rappresentativo di tutte le aree interne del Pdl siciliano con contestuale fissazione delle procedure e della data per scegliere la leadership regionale, anche come indicazione da sottoporre al vertice nazionale.
Da parte loro i due co-coordinatori regionali hanno dato vita esclusivamente a iniziative provocatorie o comunque dirette ad ampliare divisioni e lacerazioni all’interno del partito, ultima in ordine di tempo la convocazione a Palermo di una riunione da cui sono stati deliberatamente esclusi tutti i parlamentari nazionali e regionali che si riconoscono nelle posizioni espresse con questo nostro documento politico.
E’ stata inoltre assente qualunque attività politicamente significativa dell’attuale presidenza del gruppo parlamentare del Pdl all’Ars anch’essa arruolata – senza l’ombra di un dibattito interno e all’insegna di operazioni strumentali e comunque non condivise - ad una linea di pregiudiziale opposizione invece che di sostegno al governo regionale in cui è rappresentato a pieno titolo il Popolo della Libertà.
Sulla base della linea politica e programmatica che abbiamo sopra evidenziato e delle conseguenti valutazioni che abbiamo esposto, abbiamo deciso di:
- costituire all’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA un gruppo parlamentare autonomo con la denominazione “PDL-SICILIA”, formato da 15 deputati regionali eletti e aderenti al Popolo della Libertà, aperto ad altre libere adesioni, come espressione tecnico-istituzionale di un’area politica interna al Pdl, che rimane sul piano politico il nostro partito di appartenenza col suo programma, col suo statuto, coi suoi valori di riferimento, con la leadership indiscussa di Silvio Berlusconi e l’ispirazione politica e culturale di Gianfranco Fini;
- promuovere la costituzione in tutti gli ENTI LOCALI siciliani, iniziando da Consigli provinciali e consigli comunali dei capoluoghi, i gruppi consiliari “PDL-SICILIA”;
- ribadire il nostro leale e forte SOSTEGNO AL GOVERNO REGIONALE, di cui apprezziamo lo sforzo di rinnovamento e i primi importanti risultati raggiunti, sulla base di un rinnovato PATTO POLITICO-PROGRAMMATICO COL PRESIDENTE LOMBARDO per affrontare la seconda fase del percorso dell’esecutivo che dovrà vedere la nostra regione sempre più protagonista di una importante stagione di crescita, di sviluppo e di cambiamento al quale dovranno essere chiamati, con una grande operazione di partecipazione politica tutti i siciliani, per fare tagliare alla nostra comunità regionale traguardi irrinunciabili come la grande Riforma della Regione capace di caratterizzarla sempre più in termini di efficienza e legalità, il pieno utilizzo delle risorse e in particolare di quelle europee, del completamento della riforma sanitaria, di una maggiore funzionalità del Parlamento siciliano.
- lanciare un APPELLO al Presidente del Partito Silvio BERLUSCONI perché, d’intesa con Gianfranco FINI, perché assuma la responsabilità di risolvere la grave crisi politica e organizzativa in cui versa il Pdl in Sicilia e di intraprendere una decisa iniziativa per superarla in tempi brevi.
1 commento:
Adesso sbrighiamoci a creare le basi di un partito organizzato sul territorio. Io ci sono, Lorenzo
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