martedì 10 maggio 2011

Fatti!!! mica micio micio bau bau!

dal Blog del Leader:
Forza del Sud si appresta ad affrontare il battesimo delle urne! Cinque mesi, sono passati solo cinque mesi da quel fatidico 30 Ottobre, eppure tanta acqua è già passata sotto i ponti. Il partito arancione ha preso campo in gran parte del Mezzogiorno d’Italia, reclutando amministratori locali, attivisti e simpatizzanti un po’ dovunque. Insomma, Forza del Sud è già una realtà politica importante, un interlocutore già autorevole: basti pensare alla battaglia, vinta, sulle energie rinnovabili, che ha testato la capacità della pattuglia parlamentare arancione di condizionare le scelte del governo; oppure alle recentissime parole del finiano doc, Pippo Scalia, che ha individuato in Miccichè e nel suo nuovo partito il miglior collante possibile (se non l’unico), per ricomporre i pezzi del centrodestra, siciliano e non solo.

Quindi, possiamo dire, senza tema alcuna di smentita, che Miccichè ha già vinto la sua prima scommessa, quella, appunto, d’innestare con incisività il suo nuovo soggetto nel dibattito politico italiano.
Adesso, lo attende un’altra scommessa, forse quella più importante in politica: la scommessa delle urne!
E da questo punto di vista, ci chiediamo: perchè la gente del Sud dovrebbe credere nel nuovo progetto di Gianfranco Miccichè? Per le sue indiscusse doti politiche? Basta essere l’uomo del 61 a 0, il fondatore di FI in Sicilia, colui che nel ‘96 ha battuto il rosso Violante nel rosso collegio madonita, il profeta di un sistema maggioritario che ha dato stabilità ai governi regionali, il teorizzatore della rivoluzione siciliana, colui che nel tempo ha saputo costruire una nuova classe dirigente, oggi ai vertici dello Stato, il ribelle che ha scardinato il Pdl in Sicilia, il primatista governativo presente in tutti i governi Berlusconi (come lui solo Letta tra gli azzurri) … ? Basta tutto questo, sebbene degno di rilievo, a dar credibilità a un progetto politico, quale quello di Forza del Sud? Basta questo a far sì che la gente, dentro quella cabina afferri quella matita e segni il nostro simbolo? Basta questo a dar credibilità a un progetto, che si propone come quello che rivoluzionerà la politica del Mezzogiorno, facendolo finalmente uscire dalla sua atavica condizione d’inferiorità, di certo cagionata da una classe dirigente per nulla rivoluzionaria, anzi stantia e iper conservatrice? Basta questo ad instillare nel popolo del Sud quella sufficiente dose di fiducia, indispensabile affinchè Forza del Sud diventi presto l’altra Lega  e non, invece, l’ennesimo esperimento localistico destinato al tramonto prima ancora del suo sorgere?
Forse no, o almeno non per tutti! Perchè se è vero, com’è vero, che un partito per proliferare ha assoluto bisogno di un leader, è altrettanto vero che la gente, oggi, soprattutto la gente del Meridione, ha bisogno di un politico in cui credere ciecamente. E non c’è niente da fare: un uomo politico tanto più è credibile, quanto più sia riuscito a fare, oltre le parole; un  uomo politico tanto più può parlare di futuro, quanto più il suo passato può parlare per lui.
Ecco che allora emerge, in tutta la potenza espressiva dei fatti, la storia del Miccichè soggetto istituzionale, i risultati prodotti, gli obiettivi raggiunti, i benefici apportati alla sua Terra. Riportarli alla memoria ci sembra  esercizio utile, certamente alla nostra causa, ma anche alla causa comune, perchè il cittadino non dimentichi e possa avere qualche elemento in più per valutare, qualche motivo in più per credere, qualche ragione in più per votare Forza del Sud. Non è quindi, questo, il solito esercizio propagandistico, zeppo d’esaltazioni ed iperboli traboccanti di retorica encomiastica, bensì il semplice affidarsi alla storia di un uomo delle istituzioni, tra i più proliferi dell’ultimo ventennio.
La storia dei fatti! Perchè la famosa politica con la P maiuscola, tanto decantata tanto abusata, è quella dei fatti, non delle parole.
Fatti, non parole.
Tra il 2002 e il 2003: inaugura con Berlusconi la condotta idrica di Scillato, consentendo un approvigionamento costante ai palermitani, che così vedono risolto l’annoso problema dell’acqua. Il Cipe eroga su sua proposta 23 milioni di euro per finanziare il programma dei prestiti d’onore al Sud; promuove il pacchetto d’iniziative della Mediterranea Spa, che dà il via al “Progetto a 3 dimensioni” da 14 milioni di euro, per lo sviluppo economico e turistico della Sicilia. Stanzia 100 milioni di euro per il protocollo d’intesa “Sicurezza per lo sviluppo”, tra Regione Puglia e ministeri dell’Economia e dell’Interno, da spendere su tre linee direttive: promozione tra i giovani della cultura della legalità, potenziamento del servizio offerto sul territorio dalle forze di polizia e monitoraggio permanente degli investimenti pubblici; firma, assieme al presidente del consiglio, Berlusconi, al ministro per le infrastrutture, Lunardi, e al governatore della Sardegna, Pili, un accordo che prevede lo stanziamento di oltre un miliardo e mezzo di euro per lo sviluppo e la viabilità sarda; lavora per la realizzazione a Palermo del convegno internazioanle Sicily world, che riunisce tutti gli imprenditori di origine siciliana, in gran parte provenienti da Usa e Australia; si batte in difesa degli abitanti di Scanzano Jonico (Basilicata), che scendono in piazza contro la decisione del governo di costruire ivi un deposito per le scorie nucleari e ottiene che il CDM approvi un emendamento al decreto che fissa il termine di 12 mesi entro il quale individuare un nuovo sito.
Nel 2004: inaugura, dopo 40 anni di attese, rinvii e inchieste, l’ autostrada Palermo-Messina (e più tardi la Catania – Siracusa); consegna all’Ateneo di Palermo l’ex convento Sant’Antonio; inaugura il quarto polo universitario in Sicilia:la Kore di Enna; lotta fino a minacciare le dimissioni contro la Finanziaria presentata dal ministro Siniscalco, in quanto prevede la copertura del taglio dell’Irap coi soldi stanziati per il sud; con il progetto “Sensi contemporanei”, porta al Sud d’Italia la Biennale di Venezia, che  per la prima volta nella sua storia lascia la Laguna, per andare in trasferta in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia.
Nel 2005: stanzia 18mln di euro per la stabilizzazione di gran parte degli lsu siciliani; porta nel Meridione, in Sicilia, il Rimed, uno dei più grandi centri di ricerca biomedica d’Europa, frutto di un accordo tra la Presidenza del consiglio dei ministri, la Regione siciliana e l’università di Pittsburgh (strappandolo in extremis agli Emirati Arabi, già accordati con gli americani); inaugura la funivia di Erice, dopo 30 anni di attesa; finanzia Agrodolce, la prima soap siciliana, in cui troveranno lavoro molti attori e maestranze dell’Isola.
Tra il 2006 e il 2007:  inaugura il polo oncologico al san Raffaele di Cefalù; da presidente dell’Ars, apre ai siciliani il portone monumentale di Palazzo dei normanni, chiuso da prima dell’unità d’Italia
Tra il 2008 e il 2010, da segretario del CIPE, finanzia più di cento opere in tutto il meridione, tra parchi, scuole, strade e altre piccole opere infrastrutturali. Si fa promotore della costruzione di un importante polo astronomico in Sicilia.
Nel 2011 si batte, coi suoi parlamnetari “in arancione”, affinchè venga ritirato il decreto del governo sulle rinovabili, che rischia di far scomparire la green economy, con la perdita di migliaia di posti di lavoro, soprattutto al sud.
Adesso potete crederci …

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