Noi l'abbiamo fatta presidente onorario di iostoconmicciché!!!
"Gentile Presidente,
sono Giuseppe il figlio della pensionata ottantenne che le ha scritto a novembre per segnalare le difficoltà dei pensionati a far quadrare i conti ogni mese. La sua discesa in campo per la Presidenza della Regione ha reso felice mia madre. E’ andata letteralmente in sollucchero quando gliel’ho detto, gli occhi le brillavano come non mai. Ha chiamato tutte le sue amiche, un bel gruppetto di coetanee, e a ciascuna di loro ha dato la bella notizia aggiungendo: “Votiamo il presidente Miccichè perchè è una persona che ispira fiducia”.
Mia madre non dimenticherà mai che lei a dicembre ha risposto sul blog alla sua precedente lettera. Questa sua attenzione nei riguardi di un’anonima anziana l’ha fatta sentire, per una volta, importante. Adesso appena ha saputo che è pronto a questa nuova sfida elettorale, ha preso carta e penna e ha scritto un pensiero che riporto sul blog: “Presidente Miccichè, a mio avviso, lei è uno dei pochi amici sinceri dell’ex governatore. Sin da subito ha consigliato, mi rendo conto con dolore, di dimettersi. Io sono anziana, e forse dall’”alto” dei miei ottant’anni, posso capire meglio quando si è sinceri. In politica, non lo si è spesso, anzi non lo si è quasi mai. Questa è una dote che, come i campioni dello sport, una persona o ce l’ha o non ce l’ha. Lei è sincero sino in fondo, anche a costo di rimanere fuori dal coro. Ecco perché in politica, a mio avviso, è un fuoriclasse. E noi siciliani abbiamo bisogno di una persona come lei. Quando qualche mese fa mio figlio mi ha detto che era stata pubblicata la mia lettera “Come si può andare avanti così”, mi sono letta tutti i successivi commenti riportati, alcuni mostravano un cupo pessimismo. Vorrei dire che la vita è una cosa meravigliosa, non bisogna scoraggiarsi mai. Anche quando le cose vanno male, e tutto sembra nero. Ad un giovane che le ha scritto dicendo di essere pronto a lasciare l’Italia se non avrà la garanzia di un lavoro, dico che non deve arrendersi, ma deve sbracciarsi. Non bisogna rimanere inerti aspettando che il lavoro arrivi dal cielo. Mi chiamo Gaetana e sono nata in un paesino della provincia di Palermo al tempo del fascismo, un periodo difficile. Eravamo cinque figli, mio padre ogni mattina si alzava alle 5 per andare in campagna e tornava quando il sole era tramontato da diverse ore. Non lo fermava nulla, né la pioggia, né il caldo soffocante. In casa avevamo poco, eppure ricordo che quando eravamo tutti a tavola, c’era armonia, calore. Mi sono sposata con un uomo meraviglioso molto più grande di me, dopo la morte di mio marito nel lontano ’78, sono rimasta da sola con due figli. Li ho allevati educandoli ad avere sempre rispetto degli altri. Forse sono stata fortunata, e di ciò ringrazio il Signore.
Ragazzi non smettete mai di sognare. Impegnatevi sempre nello studio, perché chi è preparato prima o poi ce la fa, senza bisogno di raccomandazioni. Non cercate mai scorciatoie. Un altro giovane ha scritto che se le cose vanno male “la colpa è di tutti i politici che stanno a Roma”. Certo i politici hanno le loro colpe, anche se non bisogna fare di tutta un’erba un fascio, per questo sarebbe giusto che oggi i giovani si impegnassero di più in politica. Voi rappresentate il futuro. Ricordatevi che i miracoli accadono. Un piccolo miracolo l’ho avuto pure io a 80 anni: il presidente Miccichè ha risposto ad un’anonima pensionata. Auguro a tutti buona fortuna. Ringrazio il presidente Miccichè per le parole gentili usate come risposta alla mia precedente lettera. E le ribadisco con forza: potrà contare sempre sul mio voto”.
"Gentile Presidente,
sono Giuseppe il figlio della pensionata ottantenne che le ha scritto a novembre per segnalare le difficoltà dei pensionati a far quadrare i conti ogni mese. La sua discesa in campo per la Presidenza della Regione ha reso felice mia madre. E’ andata letteralmente in sollucchero quando gliel’ho detto, gli occhi le brillavano come non mai. Ha chiamato tutte le sue amiche, un bel gruppetto di coetanee, e a ciascuna di loro ha dato la bella notizia aggiungendo: “Votiamo il presidente Miccichè perchè è una persona che ispira fiducia”.
Mia madre non dimenticherà mai che lei a dicembre ha risposto sul blog alla sua precedente lettera. Questa sua attenzione nei riguardi di un’anonima anziana l’ha fatta sentire, per una volta, importante. Adesso appena ha saputo che è pronto a questa nuova sfida elettorale, ha preso carta e penna e ha scritto un pensiero che riporto sul blog: “Presidente Miccichè, a mio avviso, lei è uno dei pochi amici sinceri dell’ex governatore. Sin da subito ha consigliato, mi rendo conto con dolore, di dimettersi. Io sono anziana, e forse dall’”alto” dei miei ottant’anni, posso capire meglio quando si è sinceri. In politica, non lo si è spesso, anzi non lo si è quasi mai. Questa è una dote che, come i campioni dello sport, una persona o ce l’ha o non ce l’ha. Lei è sincero sino in fondo, anche a costo di rimanere fuori dal coro. Ecco perché in politica, a mio avviso, è un fuoriclasse. E noi siciliani abbiamo bisogno di una persona come lei. Quando qualche mese fa mio figlio mi ha detto che era stata pubblicata la mia lettera “Come si può andare avanti così”, mi sono letta tutti i successivi commenti riportati, alcuni mostravano un cupo pessimismo. Vorrei dire che la vita è una cosa meravigliosa, non bisogna scoraggiarsi mai. Anche quando le cose vanno male, e tutto sembra nero. Ad un giovane che le ha scritto dicendo di essere pronto a lasciare l’Italia se non avrà la garanzia di un lavoro, dico che non deve arrendersi, ma deve sbracciarsi. Non bisogna rimanere inerti aspettando che il lavoro arrivi dal cielo. Mi chiamo Gaetana e sono nata in un paesino della provincia di Palermo al tempo del fascismo, un periodo difficile. Eravamo cinque figli, mio padre ogni mattina si alzava alle 5 per andare in campagna e tornava quando il sole era tramontato da diverse ore. Non lo fermava nulla, né la pioggia, né il caldo soffocante. In casa avevamo poco, eppure ricordo che quando eravamo tutti a tavola, c’era armonia, calore. Mi sono sposata con un uomo meraviglioso molto più grande di me, dopo la morte di mio marito nel lontano ’78, sono rimasta da sola con due figli. Li ho allevati educandoli ad avere sempre rispetto degli altri. Forse sono stata fortunata, e di ciò ringrazio il Signore.
Ragazzi non smettete mai di sognare. Impegnatevi sempre nello studio, perché chi è preparato prima o poi ce la fa, senza bisogno di raccomandazioni. Non cercate mai scorciatoie. Un altro giovane ha scritto che se le cose vanno male “la colpa è di tutti i politici che stanno a Roma”. Certo i politici hanno le loro colpe, anche se non bisogna fare di tutta un’erba un fascio, per questo sarebbe giusto che oggi i giovani si impegnassero di più in politica. Voi rappresentate il futuro. Ricordatevi che i miracoli accadono. Un piccolo miracolo l’ho avuto pure io a 80 anni: il presidente Miccichè ha risposto ad un’anonima pensionata. Auguro a tutti buona fortuna. Ringrazio il presidente Miccichè per le parole gentili usate come risposta alla mia precedente lettera. E le ribadisco con forza: potrà contare sempre sul mio voto”.
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