lunedì 27 ottobre 2008

Calderoli chi? lo smemorato di Bergamo

(scritto da Tonnosalmonato)N.d.R. :il termine rincoglionito si deve leggere come "smemorato"

Il nulla con il vuoto intorno, si potrebbe dire così ma gli si darebbe comunque una consistenza immeritata. Si perchè se questo tipo non si offende si compie un'ingiustizia nei confronti della propria dignità. Questo tipo è un medico, e dei medici si sà essere incompatibili per formazione professionale alla politica. Non si comprende quali che ne siano i meriti per essere divenuto il "coglione" destro del Bossi. Di porcate dell'individuo sono pieni gli annali più recenti della storia politica del Paese. Dalla porcata per eccellenze ed autodefinizione del Porcellum, nata dalla di lui cervella, ( un medico che rifà la legge elettorale la dice lunga sulla sua mancanza di umiltà ed arroganza. I dotti sanno bene cosa produce il combinato disposto delle due caratteristiche nell'individuo) alle minori ma significative volgarità e stronzate uscite dalla sua bocca, come il taglio da Pesaro in giù della cancrena mezzoggiorno e per di più senza forbice sterilizzata e cose di questo genere dove eccelle e compete con Borghezio che merita più rispetto di Lui non essendo un paraculo.
La cosa grave è che ormai è rinco completo. Uno che dimentica chi sono i colleghi del Consiglio dei Ministri del 2005 ed in modo particolare un ministro leghista che non sa come si chiama o chi è il collega che si occupa del Sud è grave a tal punto che dobbiamo pensare che è rincoglionito o ha carenza di Litio comunque inadeguato al ruolo che occupa e si dovrebbe perfino dimettere anzi dovrebbe essere cacciato vià.
Mi si dirà: dai non dire che non hai capito la battuta del Calderoli? non la voglio capire, la voglio prendere nella forma letterale. Capirla significa che il Calderoli stia scherzando con il fuoco e si infila in liti locali di un partito che non è suo, volendo fare passare il messaggio che qualcuno qui in Sicilia è stato spodestato a favore di altri che hanno, apparentemente, un maggiore consenso verso "Principe".
Se Calderoli fà questo la tesi non cambia, anzi è un rincoglionito due volte. La prima perchè si intromete in cose di partito che non gli competono e questo automaticamente lederà la sua parte politica, secondo perchè Miccichè è l'unico degli azzurri in Sicilia ad avere voti, consenso, seguito, progetto politico e quanto altro serve ad essere definito Leader. Cosa che altri non hanno e se hanno è in minor misura.
Calderoli con la sparata contro Miccichè butta la maschera. Anche lui è stato tra quelli che hanno spinto Berlusconi nell'errore "Lombardo". Anche lui si è prestato alla bugia dell'essenzialità dell'accordo anomalo in Sicilia per assicurarsi la maggioranza al Senato. La partita si chiuse a Palazzo Grazioli. Si presento dal Berlusca con Lombardo, prima o dopo che questi aveva visto proprio Miccichè, o forse erano tutti e quattro io non ricordo, non c'ero. Calderoli sì e se non lo ricorda è solo perchè è rincoglionito.


I) Antefatto

Il federalismo che la maggioranza si appresta a varare a Gianfranco Miccichè «non piace». Ha un dubbio il sottosegretario alla presidenza del Consiglio: non si fida di un «federalismo fatto dagli “amici” della Lombardia e da gente come quella della Lega» perchè gli sembra che in generale «nel Mezzogiorno si è sudditi nei confronti dei poteri del Nord».

Miccichè attacca: «Vogliono lo scontro tra territori, ma se questo ci deve essere - aggiunge - allora che sia alla pari: uno scontro politico e non territoriale perchè loro sono più forti di noi anche nella demagogia». Miccichè dice di «sapere bene che gli unici fondi disponibili che ci sono per il momento sono quelli per il Mezzogiorno» e che in «un momento di difficoltà se i soldi servono per altro non c’è alcunchè di scandaloso» nell’impiegarli diversamente. Ma, proprio perchè «si parla di soldi del Sud», non gli sta bene «l’attacco» di Roberto Formigoni e Letizia Moratti sul finanziamento di 140 milioni di euro al Comune di Catania stanziati dal Cipe per evitare il dissesto finanziario dell’Ente. E non fa nulla per nascondere di sentirsi come tradito: «È una vigliaccata: noi abbiamo dato 1,4 miliardi di euro all’Expo di Milano con i nostri soldi, quelli destinati al Fas per il Mezzogiorno».

L’affondo di Miccichè scuote la maggioranza. La reazione della Lega non si fa attendere: «Miccichè chi? Non lo conosco - dice Calderoli -. Per me in Forza Italia i punti di riferimento sono Berlusconi, Schifani, Prestigiacomo, Alfano. Non posso commentare le dichiarazioni di chi non conosco». Il ministro per la Semplificazione normativa getta acqua sul fuoco: «A me sembra di aver sentito il presidente Lombardo, che per me è il riferimento dell’Mpa, parlare del federalismo in termini completamente diversi». L’attacco di Miccichè sembra collocarsi nell’ambito di una antica, ma pare mai sopita idea, dell’esponente di Forza Italia: il partito del Sud da contrapporre alla Lega, federato con il Pdl. Così ai giornalisti che gli chiedono se pensa ancora a quel progetto replica convinto «sì e ne parlo sempre di più».

A condividere la tesi di Miccichè sul federalismo è anche il presidente della Regione Siciliana e leader del Mpa, Raffaele Lombardo, sottolineando che «ormai bisogna capire che i contrasti politici non si basano su divergenze tra Sinistra e Destra: il confronto è tra Nord e Sud». «Se questo federalismo - avverte Lombardo - dovesse andare avanti così a via di scandali e di rivendicazioni inesistenti, come quelle di presidenti di regione e sindaco del nord sostenuti da un sistema economico e di informazione volgarmente parziale, saremo costretti a reagire». Il leader del Mpa si dice però «certo che il presidente Berlusconi saprà essere buon arbitro della maggioranza, che è fatta di forze politiche della Lombardia e della Sicilia». Così, per Lombardo, «per oggi il bicchiere resta mezzo pieno perchè questa è l’unica soluzione. Per oggi però…».


2 commenti:

FRITTITTA FRANCESCO ha detto...

ciao beppe bellissimo aver aver avuto un tuo commento,su progetto sicilia,sei da ammirare perche' sei coeerente in questa corrente politica di micciche',non ti sei perso d'animo e credi sempre nel sottosegretario al cipe Micciche'
a risentirci

Anonimo ha detto...

Apriamoci gli occhi.
Annientato il comunismo,il nemico di noi siciliani si chiama FEDERALISMO.Molti politici siciliani del pdl lo ritengono buono,io non ci credo,e mi sembra che non sono il solo....
I "PIEMONTESI" non mollano,ci vogliono schiavi e bisognosi del nord.Miccichè è stato l'unico ad avere le PALLE ed a cantargliele.
Angelino,renato,stefania,carlo ed altri accoliti...tacciono
SANTINO