= Palermo, 24 mar. - (Adnkronos) - 'E' davvero inspiegabile ed ingiustificabile l'atteggiamento dei lavoratori del Teatro Massimo e dei loro rappresentanti sindacali che, dopo lo sciopero nazionale di venerdi' 20, domenica 22 hanno nuovamente impedito la realizzazione di un evento importante come il Faust interpretato da Andrea Bocelli". Lo dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianfranco Micciche', che aggiunge: "Le scelte del sovrintendente Cognata sono da sempre improntate alla salvaguardia dell'attivita' del Teatro stesso e hanno portato a risultati di altissimo livello sia dal punto di vista gestionale che finanziario ed artistico".
"Dopo i tragici periodi di difficolta' dovuti al gravissimo deficit di oltre 25 milioni di euro lasciato dalla gestione Giambrone, - puntualizza Micciche' - oggi il Massimo e' l'unico teatro lirico in Italia che si appresta a chiudere per la quarta volta di seguito il bilancio in attivo. La politica gestionale di questi anni consente al Teatro Massimo di affrontare l'attuale significativo momento di crisi del settore a testa alta, senza che venga intaccato il progetto artistico 2009 e, soprattutto, garantendo ai lavoratori l'integrita' dei loro stipendi ed un futuro piu' solido. Molti teatri italiani oggi non hanno questa possibilita'".
"Chiedere le dimissioni di un sovrintendente come Cognata - prosegue il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - che ha garantito tutto questo e' assolutamente inaccettabile. L'attuale atteggiamento dei sindacati e' secondo me il risultato distorto della dipendenza forzosa dai finanziamenti pubblici ritenuti immutabili e indiscutibili: se invece il finanziamento pubblico venisse inteso come una risorsa da investire, anziche' semplicemente da sfruttare, allora il ruolo dei sindacati sarebbe piu' orientato verso una contrattazione tra le esigenze dei lavoratori e le circostanze indispensabili alla sopravvivenza dell'istituzione".
(Loc/Ct/Adnkronos) 24-MAR-09 16:42
Nessun commento:
Posta un commento